mercoledì 26 marzo 2008

FLASH MONICA BELLUCCI

Ho da poco aperto gli occhi. Ho un erezione per un sogno che ricordo, se pur a tratti e confuso. Ricordo una stanza, un bagno, una vasca piena d'acqua e Monica che si immergeva dentro. Io la vedevo come fossi una cinepresa che riprendeva dall'alto, era nuda e notavo i suoi grossi seni che pian piano annegavano nell' acqua calda della vasca e sul suo viso ricordo aveva cicatrici molto sottili in verticale che le occupavano tutta la fronte. Gli occhi erano color ghiaccio. Avevo l'idea fosse una specie di vampira o una di quelle adrenaline di X-Men. Ricordo un uomo ma non ricordo bene cosa le faceva, ma le faceva del male o almeno voleva provarci. Ricordo un paio di decoltè, le sue , nere, in terra poggiate sul pavimento bianco rivestito di mattonelle. Ricordo l'uomo in piedi vicino a lei che vestita di pelle nera lo prendeva con una mano per la gola e lo riempiva di ginocchiate nello stomaco e nelle palle fino a farlo cadere. Ricordo una sedia di legno, Monica era seduta, solo una luce illuminava la scena in quella stanza buia. Ricordo giocava con le sue decoltè muovendole e striscindole sul viso di quell uomo che oramai era in ginocchio. Ricordo la sua lingua affondare sotto la suola sporca delle decoltè nere con punta affusolata e tacco da dodici centrimetri che Monica calzava ed io ero lì a guardare, guardavo leccare e leccare ancora e non con lo stesso piacere che avrei avuto io nel farlo. Ricordo Monica con aria soddisfatta, crudele che fissava quella lingua sempre più sporca di quell uomo ai suoi piedi ed io sempre li, come fossi una cinepresa a riprendere il tutto.

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